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FILO’ Fiabe e Racconti

“Quando penso a tutti i libri che mi restano ancora da leggere, ho la certezza di essere ancora felice”.      (Jules Renard)

FINALMENTE ecco il mio libro di fiabe!

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C’era un tempo in cui tutto era bello. Gli alberi, le persone, gli animali, avevano i colori dei bambini e tutto era colorato, perfino i colori… e i bambini, erano bambini…

…Filò porta nella ricchezza della semplicità dove tutto è suggestione e attesa. Un risveglio di sentimenti dormienti in un angolo recondito della memoria…

FILO’ di Milena Speri

Intanto che aspettiamo l’uscita del libro “FILO’ ” di Milena Speri, diamo uno sguardo per capire quanto le fiabe siano antiche secondo Sara Graça da Silva (folklorista della New University of Lisbon) e Jamshid Tehrani (antropologo della Durham University).

Questa coppia di ricercatori, hanno condotto un’analisi filogenetica sulle fiabe più diffuse in tutto il mondo ed è giunta alla conclusione che esse potrebbero essere molto più antiche di quanto ritenuto finora. Descrivono come hanno svolto la loro ricerca linguistica e le motivazioni che li hanno portati a credere che almeno una fiaba, tra quelle analizzate, possa avere avuto origine nell’Età del Bronzo.

Questo loro studio, è stato pubblicato sulla rivista Royal Society Open Science

Una delle Fiabe, da loro prese in considerazione di studio, troviamo anche “LA BELLA E LA BESTIA” la quale la ritroveremo in versione più veritiera nel libro FILO’ di Milena Speri.

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Articolo: Le fiabe sono molto popolari in tutto il mondo, alcune sono talmente conosciute che hanno avuto nel tempo numerose varianti. Come, ad esempio, La Bella e la Bestia, che è stata raccontata e tramandata in più versioni attraverso tutti i continenti.
I linguisti e gli antropologi moderni hanno collocato l’origine della maggior parte delle fiabe in un tempo di poco anteriore a quello in cui sono state scritte e, per questo, avrebbero un’età di alcune centinaia di anni, risalendo al massimo al sedicesimo o diciassettesimo secolo. 

Ma, secondo questa nuova ricerca, le fiabe sarebbero molto più antiche, alcune potrebbero avere addirittura migliaia di anni.

Per formulare questa ipotesi, i due scienziati hanno fatto uso di una tecnica d’indagine normalmente utilizzata negli studi di biologia: hanno cioè elaborato alberi filogenetici per ricostruire il percorso storico degli attributi linguistici. Sono partiti dall’analisi di 275 fiabe radicate nei racconti di magia e hanno poi ristretto l’ambito di ricerca a 76 storie di base. Gli alberi filogenetici sono stati costruiti sulla base delle lingue indoeuropee, alcune delle quali si sono estinte. Seguendo questo metodo, i due ricercatori hanno trovato prove del fatto che alcune fiabe, come la nota Jack e la pianta di fagioli (Jack and the Beanstalk), possono essere derivate da altre storie risalenti al tempo in cui le lingue indoeuropee occidentali e orientali si sono sviluppate, all’incirca 5000 anni fa.
E sarebbero quindi più antiche della stessa Bibbia o dei miti greci.

“Occorre sottolineare il fatto che questi antichi racconti sono sopravvissuti per un tempo lunghissimo, nonostante non siano stati scritti. Sono stati narrati ben prima dell’avvento delle lingue moderne, come il Francese, l’Inglese o l’Italiano. Probabilmente sono stati tramandati in una lingua indoeuropea che si è poi estinta.”

Alcuni alberi filogenetici apparivano più chiari e di più facile lettura rispetto ad altri.
Tra le fiabe che sono emerse ce n’è una in particolare, dal titolo Il fabbro e il diavolo (The blacksmith and the devil), che avrebbe avuto origine nell’Età del Bronzo, circa 6000 anni fa.

Questa storia racconta di un patto tra un fabbropost4feb2016_2 e il diavolo; in cambio di alcuni

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I COLORI DEI BAMBINI (seconda parte)

Nel bosco piccoli sentieri bordati di primule, viole ed anemoni, aprivano un mondo carico di magia dove il profumo delicato dei ciclamini si espandeva in quella sfera d’incanto. Alcuni funghi dal cappello rosso verrucato di bianco, affiancavano i sassi porosi e assorbenti vestiti di muschio, ingannando con il loro aspetto. I raggi del Sole penetravano tra i rami dei vecchi fertili alberi dalle grosse epifisi, scaldando con il loro calore, gli organi assili. Quei giochi di luce, laddove si intrufolavano, facevano brillare come diamanti i sassolini che spiccavano dal ruscello. I custodi di quel tesoro ospitavano tra gli abbozzi fogliari, esuberati e curiose creature dai piccoli occhi vivaci, dal folto pelo e  dalla lunga coda. I simpatici scoiattoli variegati di rosso e grigio, golosi di nocciole selvatiche, animavano quel popolo. Nella mente infantile, quel posto era abitato dal piccolo popolo e solo loro potevano dimorare in quel Paradiso dove i poteva viaggiare senza limiti. Quegli spiriti, si manifestavano in farfalle variopinte e piccole luci che svolazzavano come pulviscolo tra le mature foglie. Tutto era ricco di poteri magici, sotto un unico segno: la FANTASIA. E tutto ammaliava la mente ed il cuore infante. Le piccole gasteropodone rosa  a righe più scure, strisciavano su cespuglietti di fragoline selvatiche assaporando, con la loro lenta deambulazione, la meta verso il loro obiettivo.

Buffa e curiosa

aspetto l’ardente fiorire,

il tempo perfetto 

quando l’ibernante scoppia sui rami, 

quando l’elegante bellezza

sboccia suscitando passione

quando, nelle notti di Luna nuova,

quella figura enigmatica

svuota la faretra da oscuri misteri d’Amore.

Nei ritmi nuovi di luce,

in una miscela di colori,

Lei animerà l’universo.

Il liquido resinoso delle piante,

colmerà l’aria con un balsamo di allegria

nel lento fluire della vita.

Intrecciata al mio soffio vitale

sorriderò

giacché per mé è sempre Primavera.

Berinika Yukikey